Il corretto allestimento di una vetrina, eseguito secondo le regole del visual merchandising, ha il compito principale di emozionare il potenziale cliente. La vetrina è molto soggettiva, ognuno può vederla dal suo punto di vista. Una vetrina allestita perfettamente in tutti i suoi canoni può risultare meno piacevole di un'altra che non rispecchi tutte le giuste regole che andremo ad analizzare. La prima regola da eseguire nell'allestimento della vetrina è quello di pulirla: una bella vetrina se sporca perde gran parte del suo valore.Bisogna perciò chiudere sempre la vetrina con della carta attaccata al vetro quando la si allestisce e appoggiare al pavimento la scritta “vetrina in allestimento”. Quando si procede con l’allestimento bisogna tenere conto delle sue varie tipologie. Quelle più frequenti ed utilizzate sono:
Vetrina minimale. Accoglie pochi capi di alta fascia di prezzo, curatissimi, stirati e della giusta taglia. Usare pochi accessori coordinati e strutture omogenee: le basi per i manichini ad esempio devono essere dello stesso materiale della pavimentazione della vetrina.
Vetrina con soggetto. Legata ad un tema particolare che si dovrà sviluppare anche al’ interno del negozio. I temi più utilizzati sono quello marino: vele, remi, ciambelle di salvataggio, ecc.; il tema jeans con copertoni, giradischi, ecc.; il tema etnico con colori ed oggetti naturali.
Vetrina con caratterizzazioni. Prevede l’utilizzo di quadri sedie tavoli o altri oggetti che siano però di buon gusto ed inerenti con il resto dei manichini.
Vetrina commerciale. Vetrina massificata che contiene svariate merceologie con anche pigne dello stesso articolo in tutte le sue varianti di colore.
Per approfondimenti e per conoscere tutte le nuove tendenze del visual merchandising: www.assovisual.it
Imago Shop&Fair n. 48 (ottobre/dicembre 2012)
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