Il colore è la luce riflessa di un corpo, ed è diversa secondo la
lunghezza d’onda delle radiazioni elettromagnetiche. In psicologia ogni
colore esprime uno stato d’animo , un emozione , un ricordo che ci
influenza più di quanto possiamo immaginare. La psicologia invece
studia la sensazione personale, il piacere che il colore dà e che è
diversa in ognuno di noi. A livello psicologico consideriamo i colori primari (blu, rosso, verde e giallo) e i colori ausiliari
(viola, marrone, grigio e nero). Il colore diventa una sensazione. La
sensazione di un elemento colorato da una luce che lo illumina, ricevuta
dall’occhio e comunicata al cervello.I colori caldi sono quelli della luce: rosso, giallo, arancione; i colori freddi
vanno dal viola al verde, al blu. In realtà bisogna però qui fare una
precisazione, in quanto in natura possiamo avere anche un verde "caldo"
quello ad esempio di un prato illuminato dal sole d'estate, così
comepossiamo avere un verde freddo di un prato in inverno.
I quattro colori: blu, giallo, rosso e verde sono a livello psicologico definiti colori primari,
perché rappresentano i bisogni fondamentali dell'individuo:
sopravvivenza e conservazione della specie rifacendoci ad un paradigma
storico e preistorico. Ci sono poi quattro colori ausiliari
che rappresentano diversi contenuti psicofisiologici: il viola, il
marrone, il nero, il grigio.Analizziamo ora per ciascun colore il valore simbolico
quale sintesi tra le diverse scuole di pensiero. Purtroppo, non c’è
uniformità tra i vari studiosi sul valore simbolico da attribuire al
colore primario, mentre c’è una discreta uniformità sul fatto che
esistono colori “freddi” e “caldi” e che i colori si legano alla sfera emozionale dell’uomo.
Blu
E’
il colore della notte, della passività, della quiete. E’ il colore
della mediazione, delle sensazioni, del cielo, della trascendenza
dell'eterno dell’infinito impenetrabile e misterioso. Pace,
calma, tranquillità, comprensione, tolleranza, energia mentale e
profondità di sentimenti, sono rappresentati da questo colore che evoca
anche il bisogno di amore, di affetto, di tenerezza.
L’archetipo del blu è l’acqua, il mare, ma anche il cielo. Chi lo
preferisce desidera situazioni serene, armonia ed intesa profonda nelle
relazioni umane.Il blu chiaro (celeste) è il colore dove la calma è
permeata dalla libertà; il blu-rosso esprime l’oggettività con tutta
l’eccitazione possibile; il blu-verde esprime rafforzamento
dell'autoaffermazione a svantaggio della dedizione.
Giallo
È
il colore del giorno della luce, permette l'attività, ma non la impone.
Rappresenta la spontaneità, la lucidità di coscienza, l'espansione,
l’investigazione, l'ambizione, la curiosità, il nuovo, l'emozionalità
legata all’effimero. L'archetipo è la luce, l’infinito e il Sé. Evoca il bisogno di aspirare a qualcosa, il desiderio di liberarsi dai limiti, da tutto ciò che è un ostacolo.Chi
lo rifiuta ha paura della critica, dell’insicurezza. Il giallo-rosso
(oro) è legato alla luce solare, al benessere al grano maturo. Il
giallo-verde (limone) è un colore quasi freddo dal temperamento
collerico.
Verde
E’
il colore della natura, è composto dalla fusione del blu con il giallo.
È il colore dell’Io, della vitalità, della speranza, della vita
vegetativa, del riposo come energia frenata e incanalata, se controllata
esprime la difesa, la tenacia ed evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione.
Rappresenta la perseveranza e la fiducia in se stessi. L'archetipo del
verde è l'albero. Chi preferisce questo colore afferma energicamente il
proprio Io, la propria individualità. Chi lo rifiuta ha paura delle
limitazioni, delle imposizioni e delle costrizioni.
Rosso
È
un colore stimolante. Rappresenta l’eccitazione, l'operatività,
l’energia vitale, il dominio, e il desiderio. Può essere offensivo,
trascinante, competitivo. Evoca il bisogno di agire.
L'archetipo è il fuoco, l’energia. Chi preferisce questo colore ha il
desiderio di ricevere stimolazioni, chi lo rifiuta è perché è già
sovraeccitato o perché, al contrario, soffre di mancanza di vitalità.Il
rosso cinabro (colore viola) è legato al fuoco; il rosso carminio (rosso
sangue) è legato alla lotta; il rosso porpora alla regalità e
all'autorità.
Viola
È
il colore della sintesi (rosso=attivo/blu=passivo), dell’androgino. E’
il colore dell'ambivalenza del fascino, della suggestione, della
simbiosi, dell'identificazione. La tonalità viola-indaco (carico di
rosso) è ancora carica di bruciante energia, di un senso crepuscolare,
della sofferenza. La tonalità viola-lilla (carico di chiaro) si avvia a
essere il colore dell'equilibrio, dell’autorealizzazione.
Marrone
Si connette alla madre terra, la grande madre
(grembo e tomba). È il colore che rappresenta la sensazione applicata
ai sensi, ma indica anche le radici, il focolare, un certo tipo di
sicurezza.
Grigio
È la terra di nessuno, la neutralità, il confine. È il colore del disinteresse, del rifiuto di tutto ciò che è eccitante; il colore della nebbia (l'archetipo) delle ceneri, dell'essere impersonale che in alcune persone è come una difesa, uno schermo.
Nella preferenza c'è il bisogno di difendersi, di rifugiarsi
nell'anonimato. Il rifiuto indica una specie di fuga al proprio impegno,
al proprio coinvolgimento, l'insofferenza per tutto ciò che può
tediare, annoiare.
Nero
E’ l’assenza della luce è il colore del caos,
del primitivo della distruzione, della catastrofe. E’ il colore
dell'intransigenza, dell'intolleranza, della sventura della morte
(lutto/ depressione). Come il Bianco, anche il Nero ha il senso
dell'assoluto ed esprime l'archetipo delle tenebre. Nella preferenza si
sente il bisogno di esprimere protesta, opposizione, aggressività; nel
rifiuto c'è l'insofferenza per qualsiasi rinuncia per tutto ciò che
costringe. Scandisce i momenti di passaggio e di trasformazione.
Bianco
La
fusione di tutti i colori dello spettro, non contiene alcuna tonalità
dominante di altri colori e quindi rappresenta la libertà, la
perfezione, l'ascesi. È il colore della trasparenza, dell'illuminazione, della purezza, della nuova vita.
Esprime l'archetipo dell'assoluto e della luce. Nella preferenza c'è la
voglia di libertà, di scioltezza, di leggerezza e di tensioni verso
dimensioni che vanno “oltre”. Nel rifiuto è presente l’ansia nei
confronti della trascendenza e la fuga dalla libertà, dalle decisioni,
dalla responsabilità verso un processo di crescita interiore.
fonte:http://www.oikos-group.it/contenuti/colore/colore-e-cultura/psicologia-archivio3
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